Scuola In mezzo Al Mare partecipa al bando “Digital for Social” promosso dalla Fondazione Vodafone Italia, come partner dell’associazione “Asinitas Onlus” di Roma.
Il bando Digital for Social (http://fondazionevodafone.digitalforsocial.it) intende scoprire e sostenere progetti di tecnologia digitale proposti da organizzazioni del Terzo Settore che operano o che desiderano operare nell’ambito del disagio giovanile o dell’aiuto e dell’assistenza ai bisogni di giovani in situazione di svantaggio.
In poche parole, un bando di finanziamento che sembra scritto apposta per la nostra piccola Associazione, per la scuola di Stromboli, per sostenere un progetto che cerchiamo di realizzare esattamente da 5 anni.
L’utilizzo della tecnologia digitale, infatti, può rappresentare per noi l’unica possibilità di mantenere aperta la scuola di Stromboli, di migliorare la sua qualità d’istruzione e, soprattutto, di arginare lo spopolamento dell’isola che, purtroppo, procede inesorabile ormai da alcuni anni. Il malfunzionamento della scuola secondaria di primo grado, come è noto, rappresenta il motivo principale che convince molte famiglie ad abbandonare l’isola d’inverno, per consentire ai propri figli di frequentare una scuola “normale” o, meglio, una scuola qualunque dove però gli insegnanti siano residenti e non debbano (come invece avviene a Stromboli) viaggiare sul mare quasi ogni giorno.
Il progetto che abbiamo proposto è rivolto sia agli studenti della scuola media che a quelli del biennio si scuola superiore.
Niente di nuovo per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado (scuola media): è la solita proposta, lo stesso progetto partito almeno 6 anni fa con il contributo del Ministero (che ha dotato la nostra scuola di lavagne interattive LIM) denominato “Isoleinrete” e che prevedeva la possibilità, per l’insegnante che non riesce a raggiungere l’isola per via del cattivo tempo, di collegarsi con la classe “a distanza”, e fare lezione in videoconferenza contando sulla presenza di un “tutor locale” in classe con i ragazzi. Un’idea semplice, di facile realizzazione ma che, a dispetto degli strumenti esistenti e delle risorse impiegate, a Stromboli non è mai stata realizzata, formalizzata, resa veramente operativa.
In nome di questa idea, vale la pena ricordarlo, nel 2012 abbiamo dotato la scuola di collegamento a Internet satellitare, installando una parabola ADSL di cui paghiamo ancora oggi l’abbonamento mensile.
Nel progetto, presentato al vaglio di Vodafone, abbiamo inserito questa proposta arricchita e maggiormente articolata. Crediamo che, per poter funzionare, questo nuovo sistema didattico debba essere sostenuto da un’attenzione particolare all’aspetto della “formazione” degli insegnati, chiamati a rinnovare il loro metodo d’insegnamento, tarandolo sul nuovo strumento di comunicazione che dovranno utilizzare. Ben diversa, infatti, sarà la lezione che l’insegnante dovrà “preparare” per i collegamenti a distanza, da quelle che farà normalmente “in presenza”.
Ma la vera novità, la scommessa su cui abbiamo voluto puntare nel partecipare a questo bando, è il progetto proposto per il biennio di scuola superiore. Fino ad oggi, per proseguire gli studi oltre le medie (studi che sono “obbligatori” fino ai 16 anni), i ragazzi di Stromboli devono trasferirsi. In genere sono le donne che, portando con sé anche i figli più piccoli dei fratelli che devono iscriversi al primo anno di scuola superiore, lasciano l’isola, e il marito che rimane qui a lavorare. Negli ultimi anni, la meta prescelta è Milazzo; la famiglia si divide, le spese del bilancio domestico si raddoppiano per via della seconda casa in affitto, dei viaggi, delle spese quotidiane di una famiglia …”sdoppiata”.
Il nostro progetto prevede una Convenzione tra la scuola di Stromboli e l’Istituto Superiore di Lipari. I nostri ragazzi sarebbero ufficialmente iscritti a Lipari ma frequenterebbero le lezioni da Stromboli, collegati in videoconferenza con la loro classe di Lipari, per 3 giorni a settimana. Con loro, in aula, ci sarebbe un “tutor locale” che avrebbe il compito non solo di gestire il collegamento dal punto di vista tecnico ma anche e, soprattutto, di seguire la classe concordando la lezione con gli insegnanti dell’Istituto. Per ovviare alla difficoltà di una scuola a distanza, e integrare questa forma di insegnamento all’aspetto della “socialità” dei ragazzi (altrettanto importante, quanto “educativa”) il nostro progetto didattico prevede che i ragazzi di Stromboli vadano a Lipari 2 giorni a settimana (partendo e rientrando a casa in giornata) per frequentare le lezioni regolarmente in classe con i compagni di Lipari.
L’idea di fondo è chiara ma vale la pena sottolinearla: noi crediamo nella possibilità di una forma di insegnamento nuova che integri tecnologia e competenze locali, capace di superare l’isolamento geografico imposto dal mare e che possa trasformare la scuola di Stromboli in un laboratorio dove sperimentare un metodo nuovo, efficace e completo.
Crediamo che Stromboli possa sostenere questa sfida. Desideriamo garantire ai nostri figli non solo il diritto alla studio, ma anche il diritto a vivere nel posto che le loro famiglie hanno scelto; lo stesso posto, la stessa isola da cui, fin dalla nascita, loro stessi sono stati scelti!
A Stromboli mancano solo i numeri per una scuola “d’eccellenza”; pochi abitanti, pochi bambini, non giustificano un adeguato impiego di risorse. Noi vogliamo ribaltare questa tendenza; fare in modo che le famiglie scelgano Stromboli per la sua scuola, per il suo metodo, per i suoi incredibili “vantaggi educativi”…
Crediamo e speriamo in un vero “ripopolamento”!
Questo il nostro progetto. Questa la nostra sfida.